Cerca
Migliori postatori
fio (3168) | ||||
Federica (1935) | ||||
dolcemagic (1817) | ||||
Amministratore (1043) | ||||
SaraJua (491) | ||||
mammussi (434) | ||||
Denise (400) | ||||
Iaiaa (306) | ||||
frab (239) | ||||
Many (233) |
Chi è online?
In totale ci sono 37 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 37 Ospiti :: 1 Motore di ricercaNessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 354 il Sab Ott 05, 2024 9:47 am
Ultimi argomenti attivi
Gli shaabad, nuovi talebani del Corno d'Africa.
Pagina 1 di 1
Gli shaabad, nuovi talebani del Corno d'Africa.
13/7/2010 - Dietro l'attentato di Kampala
Gli shaabab, nuovi talebani del Corno d'Africa.
Strategia d'azione, tecniche d'addestramento e ideologia jihadista avvicinano le milizie somale ai gruppi terroristi di base in Waziristan
Se la Casa Bianca ha reagito al duplice attentato di Kampala parlando di «atto codardo» e promettendo «qualsiasi tipo di aiuto» all’Uganda è perché teme che gli shaabab somali possano trasformarsi nei taleban del Corno d’Africa.
Le similitudini vanno ben oltre il comune richiamo alla Jihad e il fatto che entrambi i gruppi compaiono sulla lista delle organizzazioni terroriste stilate dal Dipartimento di Stato. Ciò che conta per Washington è quanto avvenuto in febbraio, allorché gli shaabab nell’arco di pochi giorni fecero due annunci: sulla formale alleanza con Al Qaeda e sulla fusione con la Brigata Ras Kamboni, altra cellula jihadista. Sulla carta ciò ripeteva il modello operativo dei «Tehreek-e-Taliban» pakistani, l’organizzazione ombrello dei gruppi jihadisti presenti in Waziristan che da un lato hanno la loro legittimazione ideologica dall’alleanza con Al Qaeda e dall’altro puntano a coordinare i gruppi jihadisti locali.
Se l’attacco di Kampala ha avvalorato tale scenario è perché gli sheebab hanno scelto come obiettivo la nazione alleata di Washington che sta per inviare nuovi contingenti nella missione di pace africana in Somalia, in maniera analoga agli attacchi condotti da «Tehreek-e-Taliban» contro il Pakistan alleato della Nato nella campagna in Afghanistan. E ancora: taliban pakistani e shebaab somali hanno in comune la ricerca costante di reclute occidentali come dimostra il fatto che nel 2009 almeno venti somali-americani del Minnesota scomparvero nel nulla per arruolarsi nelle cellule che operano nel corno d’Africa seguendo un percorso che ricorda molto da vicino la scelta compiuta da Faisal Shahzad, il pakistano-americano che tentò di far esplodere un’autobomba a Times Square dopo essere stato addestrato dai taliban in Waziristan. In un recente rapporto della commissione Esteri del Senato il suo presidente, John Kerry, afferma che «gli shebaab e Al Qaeda sembrano coordinare assieme i campi di addestramento nel sud della Somalia» ripetendo la struttura organizzativa del Waziristan dove, come spiega l’esperto di terrorismo Andre Le Sage del Washington Institute, «alcuni campi servono per la preparazione ideologia e l’addestramento di fanteria» mentre altri «concentrano la preparazione su azioni di guerriglia, preparazione di esplosivi e assassinii». Ayman al-Zawahiri, vice di Bin Laden, plaudì agli shebaab in un video del febbraio 2009 nel quale li lodava per la cattura della città di Baidoa e li incitava ad attaccare «gli americani e i loro alleati etiopi» spingendoli ad agire oltre i confini della Somalia, al dichiarato fine di farne un gruppo d’attacco regionale, capace di colpire ovunque nel Corno d’Africa. Finora ciò non era mai avvenuto ma il duplice attentato di Kampala lascia intendere che gli sheebab hanno oramai la capacità di operare in altre nazioni. Da qui la necessità per il generale William Ward, capo dell’Africom -il comando militare Usa per l’Africa - di ridisegnare il confronto con i jihadisti nel Corno d’Africa da un conflitto limitato alla Somalia ad un fronte regionale che include Etiopia, Eritrea, Kenya e Uganda. In maniera analoga a quanto avviene da tempo in Africa Occidentale, dove le cellule jihadiste si muovono attraverso il Sahara fra il Maghreb e il Sahel portano minacce costanti a più governi alleati degli Usa.
Fonte: La stampa.it
Gli shaabab, nuovi talebani del Corno d'Africa.
Strategia d'azione, tecniche d'addestramento e ideologia jihadista avvicinano le milizie somale ai gruppi terroristi di base in Waziristan
Se la Casa Bianca ha reagito al duplice attentato di Kampala parlando di «atto codardo» e promettendo «qualsiasi tipo di aiuto» all’Uganda è perché teme che gli shaabab somali possano trasformarsi nei taleban del Corno d’Africa.
Le similitudini vanno ben oltre il comune richiamo alla Jihad e il fatto che entrambi i gruppi compaiono sulla lista delle organizzazioni terroriste stilate dal Dipartimento di Stato. Ciò che conta per Washington è quanto avvenuto in febbraio, allorché gli shaabab nell’arco di pochi giorni fecero due annunci: sulla formale alleanza con Al Qaeda e sulla fusione con la Brigata Ras Kamboni, altra cellula jihadista. Sulla carta ciò ripeteva il modello operativo dei «Tehreek-e-Taliban» pakistani, l’organizzazione ombrello dei gruppi jihadisti presenti in Waziristan che da un lato hanno la loro legittimazione ideologica dall’alleanza con Al Qaeda e dall’altro puntano a coordinare i gruppi jihadisti locali.
Se l’attacco di Kampala ha avvalorato tale scenario è perché gli sheebab hanno scelto come obiettivo la nazione alleata di Washington che sta per inviare nuovi contingenti nella missione di pace africana in Somalia, in maniera analoga agli attacchi condotti da «Tehreek-e-Taliban» contro il Pakistan alleato della Nato nella campagna in Afghanistan. E ancora: taliban pakistani e shebaab somali hanno in comune la ricerca costante di reclute occidentali come dimostra il fatto che nel 2009 almeno venti somali-americani del Minnesota scomparvero nel nulla per arruolarsi nelle cellule che operano nel corno d’Africa seguendo un percorso che ricorda molto da vicino la scelta compiuta da Faisal Shahzad, il pakistano-americano che tentò di far esplodere un’autobomba a Times Square dopo essere stato addestrato dai taliban in Waziristan. In un recente rapporto della commissione Esteri del Senato il suo presidente, John Kerry, afferma che «gli shebaab e Al Qaeda sembrano coordinare assieme i campi di addestramento nel sud della Somalia» ripetendo la struttura organizzativa del Waziristan dove, come spiega l’esperto di terrorismo Andre Le Sage del Washington Institute, «alcuni campi servono per la preparazione ideologia e l’addestramento di fanteria» mentre altri «concentrano la preparazione su azioni di guerriglia, preparazione di esplosivi e assassinii». Ayman al-Zawahiri, vice di Bin Laden, plaudì agli shebaab in un video del febbraio 2009 nel quale li lodava per la cattura della città di Baidoa e li incitava ad attaccare «gli americani e i loro alleati etiopi» spingendoli ad agire oltre i confini della Somalia, al dichiarato fine di farne un gruppo d’attacco regionale, capace di colpire ovunque nel Corno d’Africa. Finora ciò non era mai avvenuto ma il duplice attentato di Kampala lascia intendere che gli sheebab hanno oramai la capacità di operare in altre nazioni. Da qui la necessità per il generale William Ward, capo dell’Africom -il comando militare Usa per l’Africa - di ridisegnare il confronto con i jihadisti nel Corno d’Africa da un conflitto limitato alla Somalia ad un fronte regionale che include Etiopia, Eritrea, Kenya e Uganda. In maniera analoga a quanto avviene da tempo in Africa Occidentale, dove le cellule jihadiste si muovono attraverso il Sahara fra il Maghreb e il Sahel portano minacce costanti a più governi alleati degli Usa.
Fonte: La stampa.it
dolcemagic- Sostenitore
- Numero di messaggi : 1817
Data d'iscrizione : 23.10.09
Età : 51
Località : Verbania ( lago Maggiore )!!!
Argomenti simili
» Corno di rinoceronte più caro della cocaina, mercato nero inarrestabile
» Corno d'Africa. Allerta polio
» Corno d’Africa, l’emergenza siccità colpisce i bambini
» Corno d'Africa, il disastro che poteva essere evitato
» Corno d’Africa: attesa nuova ondata di siccità
» Corno d'Africa. Allerta polio
» Corno d’Africa, l’emergenza siccità colpisce i bambini
» Corno d'Africa, il disastro che poteva essere evitato
» Corno d’Africa: attesa nuova ondata di siccità
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Sab Mag 27, 2017 9:11 am Da Cultural Heritage
» Presentazione
Gio Lug 02, 2015 7:15 am Da andrea corsi
» Presentarsi al forum
Lun Mag 25, 2015 5:56 pm Da giulio
» Kenya: Malindi, morto console onorario Marco Vancini.
Ven Mar 06, 2015 7:34 am Da dolcemagic
» Kenyani ospiti in Italia-Procedura
Ven Mar 06, 2015 7:19 am Da dolcemagic
» KENYA. Morta Amalia Rosso, cofondatrice FrancorossoInternational
Gio Gen 08, 2015 3:35 pm Da fio
» Kenya - Video orfanatrofio Timboni
Ven Dic 26, 2014 4:45 pm Da virginia ciaravolo
» Nuova mattanza islamica in Kenya: trucidate e decapitate 36 persone
Dom Dic 07, 2014 6:56 am Da fio
» Kenya, niente processo per presidente Kenyatta: ritirate le accuse
Dom Dic 07, 2014 6:51 am Da fio
» Kenya. Maasai – La nascita di un bimbo
Dom Dic 07, 2014 6:46 am Da fio