Oh....Maria!!!

Kenya, spacciatori in protesta
Sfilano per riconoscimento diritti
Un centinaio di persone ha sfilato per le strade di Malindi per chiedere che vengano rispettati i loro diritti e che il loro lavoro venga riconosciuto. Nulla di strano se non si trattasse di spacciatori di marijuana e delle loro famiglie. "La polizia ci perseguita, abbiamo diritto anche noi di lavorare, abbiamo mogli e figli da sfamare, non si può andare avanti così". Questo uno degli slogan della protesta.

Per la manifestazione gli spacciatori si sono dapprima radunati in un quartiere povero di Maweni per poi muoversi verso il centro cittadino fino alla stazione di polizia dove non volevano certo costituirsi, ma chiedere di poter continuare a lavorare. Gli spacciatori hanno chiesto che il loro lavoro venga riconosciuto perché "in fondo se c'è richiesta, significa che c'è bisogno di noi", hanno detto.

Il corteo, però, è stato bloccato da un'associazione locale, di ispirazione islamica, che da anni si occupa del recupero dei tossicodipendenti, il Maarufu. "Sarà meglio che torniate alle vostre case - è stato intimato loro - e pensiate a cambiare mestiere, scegliendo tra quelli legali. Se invece continuate a manifestare, sarà fin troppo facile per la polizia identificarvi tutti".

Il prefetto di Malindi, Arthur Mugira, aveva annunciato un giro di vite contro lo spaccio e la microcriminalità a Malindi, che aveva portato all'arresto di numerose persone. Negli stessi giorni il capo della polizia di Malindi aveva precisato che i dati sulla violenza e la criminalità "sono molto confortanti"con un "calo del 40% nei primi tre mesi del 2010, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno".

Fonte: TGcom 10/05/2010